Il bello e il brutto.
- cfattorini3
- 19 feb
- Tempo di lettura: 1 min
Mi sono fermata a riflettere su quanto sia facile trattenere il dolore e, al contrario, lasciare scivolare via la bellezza. Il bene ricevuto, le cose che ci hanno fatto sorridere, le svolte felici che la vita ci ha regalato: perché tendiamo a dimenticarle così in fretta? E invece, le ferite, i torti subiti, le paure immaginate si radicano in noi con una forza quasi implacabile. Perfino quando fantastichiamo, il pensiero spesso si tinge di scenari cupi, di pericoli che non esistono, di perdite che non sono ancora avvenute.
Eppure, ogni volta che lasciamo che il negativo prenda il sopravvento, qualcosa dentro di noi si spegne. Dovremmo ribaltare questa tendenza, non per ingenuità, ma per giustizia verso la vita. Non si tratta di ignorare il dolore, ma di concedere al bene lo stesso spazio, la stessa voce, la stessa possibilità di restare.




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